domenica 23 agosto 2009

Ad ore 16.




Se respiro piano
mi sembra di sentirti.
Approfitti di quel buio
di quel caldo
che non ti appartengono,
che non meriti.
Il mio tempio profanato.
Ho provato a cacciarti
spingendoti e gridando.
Sei un dolore che non merito.
Ma che finirà.
Forse in un abbraccio...


"Ti ho raggiunta in camera.
La finestra era ancora aperta perchè l'aria continuasse a cambiare.
Si sentiva l'odore di come sei fatta dentro.
Mi sono fatto piacere anche quello.
Mi sono sdraiato dietro di te facendo in modo che ogni mia parte aderisse alle tue.
Ho cominciato a sfiorarti una tempia.
Con un colpo secco ti sei messa a piangere.
Come se il tuo piangere ti avesse detto di farti da parte. Nettamente.
Senza dire niente ti ho incoraggiata a continuare, ad aumentare.
E tu hai pianto come dovevi, quanto dovevi ma, soprattutto, dove dovevi.

Sul nostro letto attaccata a me. "


["La neve se ne frega"]