mercoledì 21 luglio 2010

Momenti giusti.



"Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno che hai voglia ad aspettare
un tempo sognato che viene di notte
e un altro di giorno teso
come un lino a sventolare.[...]
C'è un giorno che ci siamo perduti
come smarrire un anello in un prato
e c'era tutto un programma futuro che non abbiamo avverato. [...]
Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno più lungo per aspettare
io dico che c'era un tempo sognato
che bisognava Sognare "

(I. Fossati)


C'è tutta la luce che vogliamo, sulle nostre ore.
Lussi mai conosciuti.
Una mela sbucciata, un accappatoio profumato,
silenzi condivisi,
un mattino lento e ovattato, delle chiavi appoggiate.
E tanto c'è ancora.
Da vivere e sfiorare.
Con i nostri sogni complicati.
Con occhi nuovi.
Gesti e parole per tingere un orizzonte, lontano da qua.
Che prenderemo, io lo so.
Siamo un regalo appena scartato.
Al momento giusto.


venerdì 19 marzo 2010

Rifugi



La mia mano piccolina
si perdeva nella tua...
così grande, forte
perennemente ruvida.
Il tuo sorriso
s' illumina
appena mi vedi.
Tu, il mio appoggio.
Io, il tuo orgoglio.
Ogni gesto
un atto d'amore per me.
Quella tranquillità
che io non ho,
e che quindi non sopporto...
Un amore che
stupidamente
non sono mai riuscita a ricambiare.
Sono ancora la tua bambina.
Ti voglio bene Papà.

19.03.2010



martedì 2 marzo 2010

A metà.


"La felicità è qualcosa che si moltiplica

quando viene condivisa."





Ancora pochi km e ci sono.
I profili si fanno già più morbidi. Più miei.
E tutto si apre davanti a me.
Poi questa sensazione nuova.
Improvvisa e forte.
E capisco che non basto
per contenere tutto,
farmi attraversare da tutto,
sentire tutto.
Forse, sono esattamente la metà
di ciò che dovrei essere ora.
Non mi basto più.
E questo rende agrodolce
anche la più forte delle emozioni.
Perchè molto si spreca,
perchè troppo si perde
e scolora...
Forse è solo il ricordo
di tanto tempo passato
a rincorrerci,
a pungere così ?

Non rivoglio nulla di questo.
Non a metà.



venerdì 5 febbraio 2010

At home. At last.




Le stagioni si sono rincorse
come i luoghi che ci hanno visto.
Tanti e così diversi.
Come noi, in fondo.
Eppure uguali, infondo.
Come provola e radicchio.
Che abbinamento, eh...?
Sole, neve,
vento e buio
e poi ancora sole,
tramonti lontani e silenziosi,
incertezze e risate,
paure e follie,
con le loro carezze pesanti e i lividi,
i colpi di coda del passato
e le ferite che avvolte
ci ostiniamo a leccare da soli.
Ora.
Tra paura ed entusiasmo,
tra incoscenza e consapevolezza.
Con tutto l'Amore possibile.
Qui.
Dove una domenica mattina
ci siamo svegliati
e abbiamo fatto quell'albero.
Noi.
E tutto ciò che siamo.
E tutto ciò che abbiamo voluto.
E quello che vorremo essere.