mercoledì 30 gennaio 2008

E crescendo impari...






"E crescendo impari che la felicità non e' quella delle grandi cose.
Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando,
come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...
La felicità non e' quella che affanosamente si insegue
credendo che l'amore sia tutto o niente...
non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto"
e che esplodono fuori con tuoni spettacolari...
la felicità non e' quella di grattacieli da scalare,
di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.

Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose.......
e impari che il profumo del caffe' al mattino e' un piccolo rituale di felicità,
che bastano le note di una canzone,
le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore,
che bastano gli aromi di una cucina,
la poesia dei pittori della felicità,
che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane
per sentire una felicità lieve.

E impari che la felicità e' fatta di emozioni in punta di piedi,
di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore,
che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto,
che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno,
che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.

E impari che l'amore e' fatto di sensazioni delicate,
di piccole scintille allo stomaco,
di presenze vicine anche se lontane,
e impari che il tempo si dilata
e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore,
e impari che basta chiudere gli occhi,
accendere i sensi,
sfornellare in cucina,
leggere una poesia,
scrivere su un libro o guardare una foto
per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.
E impari che sentire una voce al telefono,
ricevere un messaggio inaspettato,
sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bimbo e' una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
E impari che c'e' felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri,
che c'e' qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola
c'e' nel cuore un piccolo-grande Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità"



Se riuscissi davvero a convincermi di tutto ciò
penso che il mio cuoricino finalmente
sarebbe in pace
invece è qui scalpita, si contorce
come un cavallo imbizzarrito
è tutto in subbuglio.
Sto facendo i conti con la
'sindrome di Cenerentola'
che mi sta soffocando.
Succede ogni anno al mio rientro
un malessere che ha radici profonde.
Mi chiedo come sarei ora
se l'amore, quella volta,
non avesse modificato i miei progetti di vita.
Dove sarei ora, che farei? Chi sarei?
Mi sento un pò la Madame Bovary della situazione
potrei sembrare infantile ed ingrata
ma non posso cambiare quello che sono
nè quello che sento
per nascondermi dietro ad una quiete
che non mi appartiene
nè sopprimere il puledrino selvaggio
che ogni tanto dentro me
prende a scalpitare...
Passerà,
come ogni anno
passerà.

Nessun commento: